martedì 7 luglio 2009

Storia del tabacco: origini e diffusione

Probabilmente la prima origine del fumare deve essere ricercata in cerimonie magiche, di carattere propiziatorio, allo scopo di attirare la pioggia producendo nuvole di fumo: durante questi riti si deve essere scoperto che il fumo di certe erbe esercitava un potere narcotico o eccitante sull'organismo.

Cristoforo Colombo e i suoi marinai osservarono che gli abitanti delle Indie Occidentali fumavano dei rotoli formati dalle foglie di una pianta strettamente avvolte in una delle foglie che avvolgono le pannocchie del mais.
Anche i popoli dell'America Centrale hanno fumato tabacco in pipe di pietra come i Maya dello Yucatan, nei cui templi sono stati trovati questi utensili sacri. Ma i Maya avvolgevano anche le foglie di tabacco nei teneri involucri delle pannocchie del mais, dando a questi rotoli il nome di sicar, da cui è derivata la parola sigaro; essi inoltre lo masticavano per procurarsi uno stato di particolare ebbrezza durante il quale credevano di mettersi in comunicazione con i loro morti.

L'introduzione del tabacco in Francia si deve anzitutto a tentativi fatti da un certo monaco André Thevet che aveva portato nel 1556 i semi dal Brasile; successivamente Jean Nicot de Villemain, ambasciatore di Francia in Portogallo, coltivò la pianta da semi ottenuti nei giardini reali portoghesi e nel 1560 ne mandava semi al re Francesco II e a Caterina De' Medici vantando le virtù medicinali dell'erba contro molte malattie.

L'uso del fumare fu introdotto in Europa prima nella Spagna verso il 1570, poi in Inghilterra dalla Virginia nel 1586, ma era adoperato nei primi anni, specialmente in Francia, per combattere il male di denti. Fu solo all'epoca di Luigi XIII che il fumare divenne un'abitudine voluttuaria, per quanto medici e scienziati cercavano di ostacolare questo vizio che ritenevano causa di diverse malattie.
Mentre l'abitudine del fumare si diffondeva fla le classi popolari, le classi elevate si mostravano restie al fumo e invece si abituavano a prendere il tabacco da naso.

In Turchia, dove fu introdotto nel 1605, l'uso del tabacco fu invano e aspramente combattuto: Murad IV giunse addirittura a far decapitare i fumatori. Si sospese allora il fumo e si usò il tabacco da naso, poi alla morte del sovrano si ritornò a fumare in modo tale che il detto fumare come un turco è divenuto proverbiale.
Nel 1605 i Portoghesi portarono il tabacco in Giappone, donde si diffuse nell'Asia orientale e meridionale.


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