Dal seme alla prima boccata: Botanica e coltivazione del tabacco
Comincio qui una piccola serie di posts in cui parlerò di tutti i processi cui è sottoposta la pianta del tabacco prima di finire tra le nostre labbra in prossimità dell'accendino. Quest'oggi vedremo le caratteristiche della pianta del tabacco, e la sua coltivazione ideale. Nel prossimo post parlerò invece del trattamento che le foglie di tabacco subiscono prima di essere pronte per la vendita.
DESCRIZIONE. Il genere Nicotiana appartiene alla famiglia delle Solanacee; sono piante erbacee annue o perenni, talora fruttescenti; i fiori sono penduli o solitari, di colore che cambia a seconda della specie, variando dal bianco, al rosso, al giallo. Sono conosciute oltre 50 specie, in rapido aumento per i continui tentativi di ibridizzazione; di tutte queste specie hanno importanza agraria, industriale e commerciale la Nicotiana tabacum e la Nicotiana rustica, e i loro ibridi.
La lunghezza della foglia varia da 15 a 75cm; i margini sono interi e lisci e le due facce più o meno pelose.
Il seme del tabacco è piccolissimo (0.5mm) di colore bruno-marrone. Un ditale da cucito ne può contenere anche 17mila!
COLTIVAZIONE. Il tabacco è originario di regioni tropicali o sub-tropicali, ma si adatta rapidamente a tutti i climi (persino in Finlandia sono presenti campi di coltivazione). Però la produzione del tabacco e la sua qualità peggiorano con l'aumentare della latitutidine, per cui il limite estremo di un prodotto discreto è il 50° lat. N; le migliori condizioni di sviluppo si realizzano là dove la temperatura media primavera-estate è di 18-25°C.
Per la piccolezza del seme e la grandezza delle piante, il seme non può essere sparso direttamente sul terreno; per ottenere una certa uniformità, si mischiano i semi con la sabbia e quindi si sparge sul terreno. Questo va fatto durante un periodo secco che preceda immediatamente un periodo di piogge.
Quando le piantine hanno foglie di 1 cm, si fa il trapianto in vivaio, dove si tengono per 2-3 mesi, e quando presentano 5-8 foglie si mettono nel campo. Il terreno, come il clima, influenza fortemente la quantità e la qualità di produzione. Terreni ricchi di humus e umidi portano a foglie grosse e spesse, ma questo è un carattere negativo in termini di qualità di sigaretta (discorso differente se si considerano le piante destinate ai sigari); sono necessario terreni argilloso-sabbiosi.
Quando le piante hanno raggiunto i 50-60 cm e comincia a svilupparsi il germoglio floreale, si procede alla cimatura, cioè alla soppressione dell'estremità del fusto per impedire alla pianta di fiorire; si eliminano anche le foglie laterali, in modo da avere solo 10-15 foglie che crescano bene. Le foglie sono mature per la raccolta quando cominciano a ingiallire e il loro lembo, stretto tra due dita, si rompe con leggero scricchiolamento.
4 Commenti:
Bel post. Per quanto riguarda la coltivazione oltre all'aspetto botanico c'è l'aspetto economico da rimarcare: è, infatti, curioso pensare che un kg di tabacco costi 2 euro e un pacchetto di sigarette (circa 20 g) costi anche più del doppio.
I fiori di tabacco sono proprio belli.
Ti ringrazio per la precisazione. In effetti c'è una sproporzione davvero notevole. E sicuramente non è solo dovuta ai costi della lavorazione del tabacco..!!
ciao , non so se ci sarà qualcuno che risponderà ! comunque sto cercando di capire, come muovermi per iniziare a coltivare il tabacco per fini commerciali ?
a chiunque risponda grazie anticipatamente.
Salvatore
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