mercoledì 5 novembre 2008

Caratteristiche di alcuni tipi di sigarette

Le industrie produttrici di tabacco sono tante; le marche di sigarette ancora di più. Ogni società riesce a trovare una propria nicchia di mercato, alcune resistono, altre vengono acquisite da colossi mondali. Sono le leggi del mercato.
Una delle poche cose non soggette ad innovazioni, sono i tipi di sigarette sul mercato. Light, extralight, dure, morbide, in pacchetti da 10 o da 20, al mentolo o normali: di qualsiasi marca si parli, queste sono le tipologie vendute. E vediamone le caratteristiche.


  • Variante morbida. Non c’è una grande differenza a livello di sigaretta, rispetto alle sigarette dure. È difatti nel pacchetto la vera differenza: c’è chi preferisce il pacchetto duro (soprattutto le donne che lo mettono in borsa), e chi il pacchetto morbido (soprattutto gli uomini, perché più comodo da portare in tasca). C’è chi sostiene che il pacchetto morbido mantiene più umida la sigaretta, e quindi più piacevole.
  • Sigarette light. Differiscono dalle normali (che si possono chiamare Rosse, se si parla di Marlboro, o Gialle, se si parla di Camel) per due aspetti: la quantità di nicotina è ridotta (e così danno meno dipendenza), e il filtro è costituito da maglie leggermente più lasse, cosicché al fumo inspirato si mischi l’aria presente, risultando meno pesanti per il fumatore. Per il resto non cambia niente, e sfatiamo un mito: le sigarette light sono dannose esattamente quanto le sigarette normali; FORSE a lungo andare danno una dipendenza minore (vista la ridotta quantità di nicotina), e per chi fuma le Light sarà più facile smettere di chi fuma la normali... forse...
  • Sigarette extralight. Contengono una quantità di nicotina ancora più piccola rispetto alle light.
  • Sigarette al mentolo. Normali sigarette con l’aggiunta del mentolo tra gli eccipienti del tabacco. Particolarmente apprezzate dalla popolazione di colore americana, queste sigarette evitano (o almeno ci provano) il classico alito cattivo che tutti i fumatori incalliti presentano. Le marche che producono la variante al mentolo sono Philip Morris, Marlboro (ma non in Italia), Kent, Vogue, Select, Kim.

E voi quale fumate? Io sono fedele da anni ormai al mio pacchetto duro di Marlboro light da 20. o forse dovrei dire Marlboro Gold, come ultimamente va di moda chiamarle... -- Continua a leggere! --


martedì 4 novembre 2008

In macchina meglio non fumare!

Avete mai provato a fumare in macchina? E vi siete mai resi conto per quanto tempo distogliete lo sguardo dalla strada per accendere una sigaretta?
Probabilmente no, ma c’è chi lo ha fatto per noi: la Società Italiana di Tabaccologia (Sitab) afferma che accendersi una sigaretta al volante, è molto più pericoloso che rispondere al cellulare!


E forse per questo qualche mese fa era stata avanzata una proposta di legge che avrebbe proibito di fumare al volante.
Secondo la Sitab, difatti, per rispondere a una chiamata al cellulare ci si distrae per 2.1 secondi, mentre per prendere una sigaretta occorrono 2.9 secondi, cui vanno aggiunti altri 2.0 secondi per accenderla (se stiamo usando l’accendisigari della macchina, suppongo, perché se proviamo ad accenderla con un accendino e con il finestrino aperto, ci vogliono ben più di due secondi!).

Sono contrario ad una eventuale legge che prevede la proibizione di fumare in macchina. Anche perché serve sempre un certo buon senso: è sufficiente aspettare un semaforo rosso per accendere una sigaretta, anziché fare le “capriole” e i movimenti più assurdi per farlo in moto!

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lunedì 3 novembre 2008

Non solo le sigarette sono pericolose!


Potrà essere una consolazione per i fumatori?
Non saprei dirlo, ma certo è che non solo i fumatori sono soggetti al cancro ai polmoni.
Alcuni ricercatori della Louisiana hanno analizzato le sostanze presente nell’aria che ogni giorno respiriamo. E forse non ci sorprenderà più di tanto, ma hanno identificato un gruppo di sostanze anche più pericolose del fumo di tabacco, capaci di creare danni ai polmoni ben più gravi di una sigaretta.


Il fumo di tabacco è responsabile della formazione di “specie radicaliche dell’ossigeno”, composti altamente reattivi che possono interagire con il DNA, indurre mutazioni genetiche e quindi far insorgere una neoplasia polmonare.
E come se non bastasse, queste particelle persistono nell’aria molto più a lungo delle molecole cancerogene trovate nel fumo di sigaretta!
Studi epidemiologici (della American Cancer Society) hanno affermato che ogni anno 500.000 americani muoiono per patologie cardiopolmonari causate dalle particelle libere presenti nell’aria. Il 10-15% di questi è non fumatore.

Indubbiamente i fumatori sono i soggetti a rischio più alto: oltre alle particelle presenti nell’atmosfera, aggiungono anche quelle delle sigarette. Ma in quei 5 minuti circa di fumo, un soggetto fumatore inala una stessa quantità di sostanze dannose per l’organismo di un soggetto non fumatore!

VIA| PhysOrg
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domenica 2 novembre 2008

I giovanissimi e il fumo


Chiunque per un motivo o per l’altro sia passato davanti a un liceo alla fine delle lezioni, si sarà accorto che il numero di fumatori tra i ragazzi è altissimo. In percentuale forse più alto che tra gli adulti. Voglia di intraprendenza, status symbol, desiderio di essere accettati: questi i motivi che spingono i giovanissimi a cominciare a fumare. E nel 34% dei casi la prima sigaretta viene accesa prima dei 15 anni.


Sono 1 milione e mezzo i fumatori tra i 15 e i 24 anni, e 140 mila tra i 15 e i 17. Dati allarmanti per l’organizzazione mondale della Sanità, che sempre più spesso organizza giornate senza tabacco, riscuotendo sempre meno successo.
I ragazzi fumano, e le ragazze non sono da meno rispetto ai loro coetanei. Vengono preferiti i pacchetti da 10, perché più facili da nascondere ai propri genitori. E il luogo prediletto per fumare dai ragazzi è il bagno della scuola, per spirito di trasgressione, certo, perché non credo che a 15 anni si sia già così dipendenti dalla nicotina da non riuscire ad aspettare qualche ora. E questo nonostante sia severamente vietato fumare nei luoghi pubblici.

I giovani risentono maggiormente dell’aumento del prezzo delle sigarette: forse per questo ogni tanto dal tabaccaio ci sentiamo dire: “sono altri 10 centesimi, sono aumentate”. Non so fino a che punto il prezzo alto possa essere un deterrente tra i giovani. Ma se è così, sebbene io sia un fumatore, ben vengano questi aumenti…

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sabato 1 novembre 2008

Come funziona l’accendisigari delle macchine


L’accendisigari fa la sua prima comparsa come equipaggiamento delle automobili nel 1926. Nel 1928 la Connecticut Automotive Specialty Company brevetta il primo accendisigari a bobina metallica, e nel 1956 la Casco mette sul commercio l’accendisigari definitivo che tutti noi conosciamo.


L’accendisigari che si trova sulle macchina (cigar lighter receptacle, in inglese, si chiama il posto dove viene posizionato il car cigarette lighter) è costituito da una bobina formata da un nastro di una particolare lega di nickel e cromo (la cui temperatura di fusione è pari a 1400°C, e quindi può essere usato a questo scopo senza problemi), attraverso cui passa corrente (a 15-20 ampere), rendendo incandescente il rocchetto metallico. Solitamente viene avviato premendo un pulsante sopra posizionato che spinge il rocchetto a contatto direttamente con un filo collegato alla batteria, o in alternativa contro una bobina che genera corrente grazie alla rotazione delle ruote. Una volta spinto in basso l’accendisigari, questo viene agganciato grazie ad un “bimetallic strip”: due strisce di ferro bloccano l’accendisigari, e quando raggiungono una temperatura elevata, queste si piegano sufficientemente da farlo scattare in su, rendendolo disponibile per accendere la sigaretta.
La sigaretta infatti non necessita di fiamma viva per essere accesa, ma basta il contatto con un oggetto ad altissima temperatura, e l’aspirazione dell’aria funge da catalizzatore per iniziare.

Links per approfondire:
Casco Lighter History
Brevetto americano dell'accendisigari (.pdf, inglese)
Sito dedicato agli strumenti collegabili all'accendisigari

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Disclaimer

Questo blog non vuole in alcun modo incitare a cominciare o continuare il vizio del fumo. Il fumo nuoce gravemente alla salute. In nessun caso il blog è affiliato con le marche di sigarette o suppellettili relativi al fumo di cui si parla nei posts.

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